Curiosità sul Passaporto Britannico (E sì, è Britannico, non Inglese!)
Ah, il passaporto britannico, quel piccolo libretto blu (o rosso, se stai ancora conservando il tuo vecchio tesoro pre-Brexit) che ha visto il mondo e spesso reso la vita un po’ più facile ai suoi titolari. Ma, prima di tutto, chiariamo un punto fondamentale: non chiamatelo passaporto inglese. Tecnicamente, sarebbe come chiamare la Union Jack “la bandiera inglese”. È un errore che può suscitare sguardi gelidi, per non dire occhiatacce britannicamente educatissime.
Parliamo quindi del passaporto britannico, quel documento che racchiude in sé la complessità di un’identità nazionale composta da inglesi, scozzesi, gallesi e nordirlandesi, tutti sotto l’ombrello della cara e vecchia Regina (ora del Re, ovviamente). Ecco qualche curiosità che forse non conoscevi.
1. Il Colore Blu: Il Ritorno alle Origini
Uno dei cambiamenti più discussi post-Brexit è stato il ritorno al colore blu per il passaporto britannico. Prima del 1988, i passaporti del Regno Unito erano blu scuro, un simbolo di orgoglio nazionale. Con l’ingresso nell’Unione Europea, è arrivato il rosso borgogna, standard per tutti i Paesi membri. Ma nel 2020, il Regno Unito ha riabbracciato il blu, proclamandolo come un ritorno all’indipendenza (o, per alcuni, un semplice esercizio di nostalgia).
- Fatto curioso: Nonostante il clamore per il nuovo passaporto, è prodotto da un’azienda francese. Ironico, vero? Ma si sa, i britannici amano il pragmatismo.
2. Più Regioni, Un Solo Passaporto
Come accennato, il passaporto britannico rappresenta l’intero Regno Unito: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Questo è il motivo per cui troverai scritto “United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland” sulla copertina. Tuttavia, ogni nazione ha le sue peculiarità culturali e linguistiche. Ad esempio, potresti incontrare persone che parlano gallese o gaelico scozzese, ma per fortuna, il passaporto non si complica con traduzioni multiple. È tutto in inglese, e basta.
3. Il Motto in Francese
Sorpresa: il passaporto britannico include ancora il motto “Dieu et mon droit” (Dio e il mio diritto), in perfetto francese. Questo perché, storicamente, i monarchi britannici avevano forti legami con la Francia. Per non parlare dello stemma reale con il motto “Honi soit qui mal y pense” (Vergogna a chi pensa male), anch’esso in francese. Insomma, la lingua di Molière ha ancora un posto d’onore nel simbolismo britannico.
4. I Privilegi di un Passaporto Britannico
Nonostante l’uscita dall’UE, il passaporto britannico rimane uno dei più potenti al mondo. Con esso, puoi viaggiare senza visto in oltre 180 Paesi, anche se alcune restrizioni sono cambiate per l’Europa. Ad esempio, per soggiorni superiori a 90 giorni nei Paesi UE, è necessario richiedere un visto.
- Pro Tip: Se stai pianificando un viaggio lungo in Europa, ricorda di controllare la validità residua del passaporto. Molti Paesi richiedono almeno sei mesi prima della scadenza.
5. Le Icone Culturali all’Interno
Se hai dato un’occhiata attenta alle pagine interne del passaporto, avrai notato che sono decorate con disegni intricati che celebrano il patrimonio britannico: Stonehenge, il Globe Theatre, il Big Ben. È un tocco artistico che rende ogni pagina una piccola opera d’arte e un promemoria delle ricchezze culturali del Regno Unito.
6. Il Passaporto per i Sudditi del Commonwealth
Forse non lo sapevi, ma il Regno Unito emette anche passaporti per determinate categorie di cittadini del Commonwealth, come i cittadini britannici d’oltremare (BOTC). Questo include territori come Bermuda, le Isole Cayman e Gibilterra. Pur essendo diversi dai passaporti britannici standard, hanno ancora lo stemma reale sulla copertina.
7. Un Simbolo di Status
In alcune parti del mondo, il passaporto britannico è considerato un simbolo di status. Non è raro incontrare persone che aspirano a ottenere la cittadinanza britannica proprio per avere accesso a questo documento così rispettato. E diciamolo: avere un passaporto britannico significa spesso evitare lunghe file alla dogana, il che non è un vantaggio da poco.
8. La Tecnologia nel Passaporto
Il passaporto britannico è dotato di un microchip che memorizza i tuoi dati biometrici, inclusi il tuo volto e le tue impronte digitali. Questo lo rende uno dei documenti di viaggio più sicuri al mondo. Tuttavia, come sa chiunque abbia avuto problemi con il chip all’eGATE, la tecnologia a volte ama complicarci la vita.
Perché Non Chiamarlo “Passaporto Inglese”?
Chiariamo questo punto con un po’ di ironia. Se dici “passaporto inglese” a uno scozzese o a un gallese, potresti ritrovarti in una conversazione piuttosto accesa (ma sempre educata, ovviamente). Il passaporto rappresenta tutte le nazioni del Regno Unito, non solo l’Inghilterra. È come chiamare “Spaghetti” tutto il cibo italiano: tecnicamente sbagliato e, diciamocelo, un po’ fastidioso.
Il passaporto britannico è molto più di un documento di viaggio. È un simbolo culturale, una celebrazione dell’identità del Regno Unito e, per chi lo possiede, un mezzo per esplorare il mondo. Che tu stia viaggiando per lavoro o per piacere, portare con te questo libretto blu significa portare un pezzo di storia e di cultura ovunque tu vada.
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